Mariga, Morfeo, Borriello e gli scudetti (quasi) per caso

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Nella storia del nostro campionato, è capitato a volte che negli anni in cui alcune squadre hanno conquistato lo scudetto, siano emersi tra i vincitori alcuni protagonisti ” di nicchia”, diciamo così: calciatori, cioè, che si sono potuti fregiare del titolo di campione d’Italia pur giocando scampoli di partita, ma risultando, in una maniera strana ed estemporanea, quasi decisivi.

Ecco tre casi famosi.

Domenico Morfeo: Classe 1976, dopo essere esploso con l’Atalanta e una buona stagione con la Fiorentina, condita da 5 reti nel 1997-98, approda al Milan nella stagione successiva, dove gioca pochissimo
ma riesce a contribuire comunque alla conquista dello scudetto rossonero provocando l’autorete di Magoni in Bologna-Milan (2-3) e fornendo a Oliver Bierhoff l’assist per il gol-vittoria sette giorni dopo in Milan-Salernitana (3-2)

Mcdonald Mariga: classe 1987, il Parma nel 2008 lo acquista dall’Helsingborg, squadra di punta dell’Allevenskan, il campionato svedese. Nel Parma gioca una buona stagione e mezza, poi, viste le assenze a centrocampo causa infortuni, viene acquistato dall’Inter, nella quale gioca qualche partita in momenti cruciali della stagione che porterà il Triplete. Da segnalare il suo gol in coabitazione con Muntari nella cruciale vittoria ai fini dello scudetto contro l’Atalanta (3-1)e quello negli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Genoa l’anno successivo. Insomma, presenza di nicchia.. ma in qualche modo decisiva.

Marco Borriello: classe 1982, attaccante giramondo, nel 2012, a gennaio, viene acquistato dalla Juventus di Antonio Conte, in lotta per lo scudetto, e il 15 Gennaio fa il suo esordio in bianconero nel pareggio interno per 1-1 contro il Cagliari; il 25 aprile 2012, dopo essere subentrato ad Alessandro Matri nel corso del secondo tempo, segna il suo primo gol con la maglia bianconera contro il Cesena al 79. minuto, rete che è valsa la vittoria della Juventus per 1-0. Rete molto importante, in quel momenti, ai fini del titolo bianconero. ll suo bottino finale sarà di 2 reti in 12 presenze: una piccola apparizione, ma in un certo modo decisiva ai fini del ritorno al titolo della Juventus.

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