Perchè la carriera di Adriano è finita?

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Quando una persona ha talento, cerca di sfruttarlo per raggiungere alti livelli.

Molti nascono con una facilità impressionante nel fare determinate cose, ma purtroppo hanno anche la capacità di rovinare tutto, di mettersi in brutte situazioni, per cose, che molte volte non riusciamo a capire il perché.

Uno di questi è Adriano! Un personaggio unico, molto amato in Brasile e in Italia.

Ma perchè il nostro Adriano “l’imperatore”, da un giorno all’altro ha perso la voglia di giocare e impegnarsi per davvero?

Da piccolo era molto povero, amava giocare, e aveva capito che poteva fare la differenza nel calcio.

Non si è mai dimenticato degli sforzi che hanno fatto i suoi per farlo giocare nelle giovanili del Flamengo.

In pochi anni è esploso nella squadra carioca, realizzando il sogno della madre di avere una casa di proprietà, giocando inizialmente come terzino per poi passare al suo ruolo definitivo, quello che lo consacrò, il bomber lì davanti. 

PERCHE ADRIANO E FINITO - Perchè la carriera di Adriano è finita?

Arrivato in Italia, come astro nascente, dopo solo una stagione da protagonista in Brasile, Adriano era euforico e felice.

Andò subito al Parma in prestito, dove si è impegnato tanto, facendo ottime stagioni. Tornando all’Inter era convinto di dimostrare ancora di più il suo talento, infatti fu così all’inizio, era un mostro di giocatore, molto forte fisicamente e un mancino spettacolare.

Ma un giorno mentre era con i compagni dell’Inter, il suo telefono squillò, ed è arrivata una notizia così forte che cambiò decisamente la storia del nostro protagonista. Era la notizia della morte di suo padre, una notizia che ha avuto ripercussioni molto forti nella vita di Adriano.

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Il padre era morto a soli 44 anni, fu trovato nel suo appartamento, vittima di un malessere fulmineo, dovuto a tante complicazioni e problemi di salute che aveva. Dal 1994, il padre aveva tanti problemi dovuti a un proiettile vagante che lo aveva colpito, una cosa che succede spesso nei quartieri più poveri di Rio de Janeiro.

E’ sempre stato facile criticare l’imperatore, ma pochi conoscono questa storia, dopo la morte del padre in quella stagione con l’Inter, non segno più, era molto giù, andò così giù, che anche Roberto Mancini allora allenatore, che non lo convocò più, non inserendolo nella lista per la Champions League.

I suoi problemi personali hanno sempre causato casini durante la sua carriera, ma la storia del padre lo aveva colpito tantissimo. Non si allenava più come prima, il suo fisico, una volta caratteristica importante, non era più esplosivo e forte.

Solo con il suo ritorno al Flamengo nel 2009 dove vinse il campionato brasiliano, abbiamo visto un Adriano in alcune partite a livello stratosferico, ricordando quello che fu, ma ormai era alla fine di tutto.

Un peccato, perché se fosse stato bravo a gestire le sue problematiche fuori dal campo, con un aiuto importante da parte di persone per bene, forse avremmo visto per molte stagioni uno dei migliori bomber di sempre.

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