La storia di Eusebio “la pantera nera”

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Eusébio da Silva Ferreira, molti lo considerano il migliore calciatore portoghese di sempre, “la Pantera Nera”, come veniva chiamato in giro per il mondo.

Ha lasciato un’eredità invidiabile e una storia di successi, sia con la maglia dello Sport Lisboa che con quella del Benfica, dove ha vinto decine di premi collettivi e individuali.

eusebio 1 - La storia di Eusebio "la pantera nera"

Era nato a Lourenco Marques (oggi Maputo), sulle rive dell’Oceano Indiano, ultimo di otto figli, orfano di padre a cinque anni, cresciuto nella dura povertà.

Il pallone lo calciava per strada, a piedi nudi per necessità, era così bravo e superiore agli altri, che veniva chiamato Pelè dagli amici.

Si è distinto al Clube Sporting Lourenço Marques, la filiale mozambicana del club “leonino” dello Sporting Lisbona. In pochi anni, ha attirato l’interesse di diversi club europei e anche del Sud America. È stato preso in considerazione anche dal Sao Paolo con Jose Carlos Bauer come grande estimatore, dopo che questo l’aveva osservato al Lourenço Marques.

Ma il suo destino era segnato. La “Pantera Nera” era destinata a viaggiare in Portogallo e la “guerra” tra i rivali di Lisbona, Benfica e Sporting per il trasferimento del giovane prospetto africano è iniziata non appena i funzionari delle aquile hanno capito che i leoni avevano tutto pronto per firmare con il giocatore.

Ci sono varie storie e versioni, una di queste rivela che i dirigenti dei rossi sono andati a prendere “Ruth Malosso”, all’aeroporto, il 16 dicembre. Ma “Ruth Malosso” era Eusébio. I dirigenti dei Reds hanno battuto sul tempo lo Sporting e hanno messo il giocatore su un aereo diretto a Lisbona, cambiando il suo nome per distogliere l’attenzione dei tifosi, che si aspettavano che la stella arrivasse in barca.

Lo Sporting ha cercato di raddoppiare la proposta dei rossi alla famiglia di Eusébio ma ormai il “Pelè mozambicano” non è più sfuggito alle aquile. Eusébio è stato portato in un Albergo nel Algarve nascosto fino a quando i funzionari del Benfica potessero chiudere l’accordo con il giocatore e la sua famiglia.

eusebio estadio da luz - La storia di Eusebio "la pantera nera"

Debuttò all’Estádio da Luz il 23 maggio 1961, in un’amichevole contro l’Atlético, in cui segna tre dei quattro gol del Benfica. Gli eventi che seguirono dal suo arrivo ritardarono la firma del suo contratto, il che gli avrebbe impedito di essere presente a Berna la notte del primo trionfo europeo del Benfica.

La sua fama internazionale deriva dalla seconda partita della finale europea del Benfica nel 1962 contro il Real Madrid. Non solo ha segnato due gol, ma ha anche messo in mostra le caratteristiche che lo avrebbero reso famoso: una velocità sorprendente e un tiro potente.

Da quel momento in poi, la storia di Eusébio è raccontata attraverso i gol e le conquiste.

è stato il Benfica più forte di sempre, conquistando titoli europei, togliendo il monopolio calcistico dalle mani del Real Madrid, la squadra portoghese più forte della storia.

“Uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi

Al servizio del Benfica, Eusébio ha vinto 11 campionati nazionali e una Coppa dei Campioni Europea . Ha anche aiutato i Reds a raggiungere tre finali nella più grande competizione calcistica europea. È stato il capocannoniere della competizione per tre volte.

Nel 1965 vinse il pallone d’oro, oramai era già considerato il miglior bomber europeo di quegli anni, invidiato in tutto il mondo.

eusebio pallone doro - La storia di Eusebio "la pantera nera"

Pensa che è stato il capocannoniere del campionato portoghese per ben 7 volte, nel campionato 67/68 ha segnato 42 gol. Ed è stato capocannoniere della coppa dei campioni per 3 volte da protagonista assoluto, portando la sua squadra sempre nelle ultime fasi della competizione.

La “Pantera Nera” fu il primo giocatore a vincere il “Golden Boot”, il premio per il capocannoniere dei campionati dei paesi membri e presentato dalla prestigiosa rivista francese L’Équipe, nel 1968.

Nel 1975 si trasferisce negli Stati Uniti giocando per il Boston Minutemen nella NASL. In seguito gioca anche per il Monterrey, in Messico e per il Toronto Metros-Croatia, squadra canadese che partecipa alla NASL: in questa stagione si rende protagonista giocando 21 partite e segnando 16 reti, e in finale finale contro il Minnesota Kicks, segna una delle reti nel 3-0 che consente ai Toronto di vincere il torneo.

Per la nazionale lusitana, giocò dal 1961 al 1973, ha realizzato 41 gol in 64 partite. durante un incontro valido per le qualificazioni al campionato del mondo 1966 Eusébio realizza una tripletta contro la Turchia (5-1), mettendo a segno anche due reti contro la Romania (2-1) il successivo 2 giugno.

eusebio mondiale 66 - La storia di Eusebio "la pantera nera"

Esordisce al mondiale giocando contro l’Ungheria, sfida vinta 3-1. In seguito segna la sua prima rete alla Bulgaria (3-0) e poi firma una doppietta al Brasile di Pelé (3-1); dopo aver passato la fase a gironi il Portogallo estromette la Corea del Nord grazie a un poker di reti di Eusébio (5-3).

In semifinale contro L’Inghilterra il Portogallo non riesce ha sconfiggere gli avversari e perdendo 2-1 nonostante un gol segnato su rigore dalla “Pantera nera”. E nella finalina per il terzo posto, riescono a battere l’unione sovietica portando a casa il miglior risultato della storia per la nazionale.

eusebio pele benfica v santos 1967 - La storia di Eusebio "la pantera nera"

Ha segnato 733 gol in 745 partite ufficiali durante la sua carriera. Considerato da molti come il migliore di sempre in Portogallo e da tutti come il migliore di sempre per il Benfica, Eusébio ha una statua nella piazza d’ingresso dell’Estádio da Luz.

“Uno dei grandi calciatori di tutti i tempi”, ha scritto l’Independent dopo dell’addio di Eusébio al calcio giocato.

Un arresto cardiorespiratorio ha tradito la “Perla Nera”  il 5 gennaio 2014. Gli omaggi si sono moltiplicati e l’Estádio da Luz si è riempito di conoscenti e sconosciuti, bambini e adulti, per un ultimo saluto al “Re”.

La statua di Eusébio all’Estádio da Luz era piena di sciarpe di vari club portoghesi e mondiali. Centinaia di persone hanno pianto la morte della Pantera Nera, “l’amato gigante del calcio portoghese”.

La stampa mondiale non ha dimenticato l’eredità lasciata da Eusébio, che ha fatto notizia sui principali giornali mondiali. “È morta la leggenda del calcio portoghese”, ha scritto il New York Times.

Anche in Asia è stato ricordato Eusébio. “Il re è morto”, ha scritto il South China Morning Post.

Un mito indimenticabile del calcio mondiale, un calcio puro e cristallino, che incantava con la sua forza e precisione, e con quel piede che sparava delle cannonate imparabili.

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